“Grazie per questo articolo, dritto al sodo e pieno di informazioni utili. Lo consiglierò ai miei colleghi!”
Ti è mai capitato di ricevere un commento del genere? Hai provato anche tu quel solleticante senso di orgoglio e soddisfazione? Tutto regolare. O quasi. Dietro quell’encomio innocente e talvolta sincero, può in realtà celarsi un secondo fine: attirare traffico sul proprio sito tramite backlink. Harsh Agrawal addirittura ha compilato un’enorme lista di commenti di questo tenore, per potersene accorgere e prendere provvedimenti. Che poi significa bloccare lo spam sul nascere. Già, proprio spam, una parola che non piace neppure a Google. Ma allora cosa vuol dire “fare Comment Marketing” e perché avvalertene?
Perché il Comment Marketing può servire a te (e agli altri).
Il Comment Marketing, come abbiamo visto, è qualcosa di più del lasciare a destra e a manca commenti più o meno pertinenti su siti altrui. Non è un processo veloce e richiede metodo e continuità, ma la buona notizia è che può portare degli ottimi risultati. In che campo? In generale può contribuire a:
- Creare Awareness intorno al tuo brand: se sei presente alle conversazioni e contribuisci ad arricchire la community con interventi di valore, il tuo nome inizierà ad essere ricordato positivamente, non solo dagli utenti, ma anche dagli autori. Chissà che non ne nasca una collaborazione…
- Aumentare traffico verso il tuo sito/blog: grazie all’uso centellinato e oculato di backlink, condivisioni e alla tua reputazione, puoi portare nuovi visitatori a conoscere i tuoi contenuti.
A questo punto non ci resta che scoprire come padroneggiare quest’arte.
L’uomo è per natura un animale destinato a vivere in comunità (l’ha detto Aristotele).
Prima di addentrarci nei tecnicismi, ecco un principio fondamentale: commentare il contenuto di un gruppo o l’articolo di un blog vuol dire mettere piede in un ecosistema, una community con le sue regole, valori, punti di riferimento. Per questo, entrare a gamba tesa con un commento promozionale risulta quasi sempre in uno scivolone poco edificante. Come pure i sopracitati tentativi di camuffare un secondo fine. Come dice Riccardo Esposito, “I commenti sono ottimi per fare marketing, ma sono anche un momento di conversazione“.
Il suggerimento è quello di esporti perché hai davvero qualcosa che vorresti comunicare.
E se ti trovi alle strette, piuttosto meglio optare per la trasparenza: esplicita il tuo intento, a corredo del tuo commento, chiedendo se sia possibile inserire un link al tuo sito, solo se davvero utile a chi legge. Risulterai professionale e rispettoso, due qualità su cui basare la tua autorevolezza.
Ora che abbiamo acquisito questo tassello, è il momento di tuffarci nella pratica.
Come puoi strutturare una campagna di Comment Marketing?
Iniziamo. Ecco alcuni spunti e best practice essenziali, tratti da esperienze concrete.
1. Ottimizza il procedimento e l’organizzazione
Innanzitutto: qual è il tuo obiettivo? Vuoi ottenere più traffico, lavorare sulla tua Brand Identity, o magari coinvolgere influencers per collaborazioni future? Nel primo caso, potresti concentrarti sulla ricerca di blog che permettono l’inserimento di link nei commenti o, se non altro, di citare il tuo sito in modo che gli utenti possano esserne a conoscenza e poi trovarlo sul tuo profilo. Se invece il tuo obiettivo riguarda la Brand Identity, puoi essere presente con commenti di qualità su siti come Quora e Reddit o cercare community pertinenti al tuo ambito su Facebook.
Una volta stabilito l’obiettivo, a partire dalle tematiche riguardanti il tuo settore, puoi selezionare una decina di siti, blog o communities su cui concentrarti. Valuta la loro autorevolezza, la costanza con cui pubblicano, la pertinenza con ciò di cui ti occupi e il numero di visitatori ed engagement.
Quando li hai scelti, inseriscili in un RSS reader, come Hootsuite, per tenerli d’occhio e poter essere tra i primi a postare un commento.
2. Sonda il terreno
Può sembrare banale, ma in realtà è un tassello che può davvero fare la differenza: leggi gli articoli che vuoi commentare. E anche il resto dell’archivio. E gli altri commenti. L’obiettivo è avere il polso della situazione: com’è la community? Cosa apprezza di più? Queste domande ti permetteranno di scegliere uno stile appropriato e coerente all’ecosistema che ti circonda. Ecco alcuni parametri da tenere d’occhio:
- Argomento: cerca di restare sempre in tema e di portare qualcosa di inedito, originale e utile alla conversazione.
- Tono di voce: sceglilo in base a quello dell’autore o del sito, calibrandolo tra un approccio più o meno formale. In ogni caso, l’educazione non può mai mancare, nemmeno quando siamo in dissenso su qualcosa. Dare il nostro punto di vista, a maggior ragione se contrastante, può essere un ottimo apporto alla discussione, quando articolato e motivato con onestà e rispetto; fare del sarcasmo o, peggio, insultare non aiuta né noi né il titolare del sito. A seconda del contesto, può essere invece accettata una battuta in tema, per smorzare i toni seri e dare un tocco di colore alla conversazione.
3. Le prime impressioni contano!
Per costruire la tua autorevolezza è essenziale presentarti in modo da essere sempre riconoscibile. Per questo è preferibile usare il proprio nome e cognome: stai presentando te stesso come persona, prima che la tua azienda. Inoltre, assicurati che il tuo indirizzo mail sia corretto e aggiornato (in questo modo l’Autore del sito ha un mezzo con cui eventualmente contattarti) e collegalo a Gravatar. Questo sito ti permette di aggiungere altre informazioni utili su di te e una foto, che infonde più fiducia e calore umano. Altri due tasselli importanti su cui si basa l’autorevolezza.
4. Il valore dei tuoi commenti comunica quello del tuo brand.
È giunto il momento che tutti aspettavamo, l’apice del Comment Marketing. Afferra questi consigli e cavalca verso la gloria.
- Scrivi commenti di valore: ma come si crea questo fantomatico valore? Prendiamo come esempio il commento all’inizio di questo articolo: secondo te contribuisce ad approfondire l’argomento, o a fornire dati o risorse aggiuntive, a introdurre un punto di vista originale o la genuina saggezza delle esperienze personali? Ecco di cosa si tratta. Puoi anche condividere tattiche, perplessità o nomi di esperti che segui, i quali, talvolta, potrebbero eventualmente ricondividere il tuo commento. Se non hai grande dimestichezza col topic in questione, un valido contributo può anche essere rappresentato da una domanda ragionata, pertinente e utile.
- Riferisciti agli altri per nome: quando scrivi un commento, prova a rivolgerti sia all’autore che agli utenti. Se devi ringraziare o rispondere a qualcuno, che sia l’autore o un compare commentatore, chiamarlo per nome stabilisce una maggiore empatia. Per questo è più probabile che anche gli altri facciano lo stesso con te e, in questo modo, si ricorderanno più facilmente chi sei.
- Link: inseriscine un massimo di tre, solo se davvero danno un valore aggiunto, come nel caso di riferimenti. Evita il più possibile quelli promozionali, avvertiti subito come spam: spesso potrebbero mettere a rischio la pubblicazione del commento o addirittura la tua presenza su un sito. Per essere accettati serve aver prima consolidato la propria presenza nella community, come un contributore autorevole. Un caso diverso è segnalare un link non funzionante e suggerire un rimpiazzo (che spesso potrebbe finir per diventare il tuo sito), come è successo a Ioana Sima.
- Correttezza: cura bene grammatica, lessico e sintassi. Renderà molto più autorevole e professionale il tuo contenuto.
- Formattazione: prova a scrivere il commento come se fosse un vero e proprio post con una struttura: inizio, corpo, fine. Crea dei paragrafi per renderlo più leggibile, specie se lungo e usa, quando opportuno, grassetto o corsivo.
5. Condividi
Una volta che hai scritto e pubblicato il tuo commento è il momento di condividerlo: postalo sui tuoi social e usa le menzioni per coinvolgere gli autori.
6. Analizza i risultati
Questa fase è importante, ma è anche una delle più complesse. Perché? La motivazione risiede nel fatto che non possiamo conoscere con esattezza il ROI derivante dai commenti. Un buon metodo, tuttavia, è usare Google Analytics per controllare i referral link e studiare da dove proviene il traffico, per calibrare al meglio la nostra strategia.
In conclusione…
Il Comment Marketing non è una scienza esatta, ma può rappresentare uno strumento utile, se gestito nel modo giusto. I migliori risultati, come spesso avviene, si ottengono col tempo. Ma in questo caso c’è un altro ingrediente decisivo: il genuino desiderio di integrarsi e creare relazioni in una community, non solo nell’ottica di ottenere qualcosa per noi, ma anche di apprendere dagli altri e contribuire, tramite l’autorevolezza, a creare un’esperienza arricchente e gradevole per tutti.