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Facebook Ads: perché non funzionano? (E come migliorarli)
Elena Zini
Facebook Ads: perché non funzionano? (E come migliorarli)
Elena Zini

Quando si parla di Facebook Ads, spesso sembrano esserci due scuole di pensiero: chi lo vede come panacea per vendere facilmente, chi come inutile spreco di tempo e denaro. Talvolta i primi finiscono per entrare a pieno titolo nella seconda categoria. Insomma, l’advertising su Facebook non funziona. O forse è la nostra strategia, il nostro approccio, a essere fallace?

Non esiste una formula infallibile per la campagna perfetta; ma, attraverso un percorso di test e monitoraggio puoi creare la formula (quasi) perfetta per rendere la tua campagna (quasi) infallibile. Cominciamo subito a esaminare alcune delle circostanze che potrebbero essere il motivo per cui una campagna non da il meglio di sé.

 

Quale obiettivo vuoi (e puoi) raggiungere con Facebook Ads?

Quando creiamo un’inserzione, uno dei parametri più interessanti è l’obiettivo. Facebook permette di scegliere tra svariate possibilità, tra cui obiettivi di:

  • Notorietà, che possono servirti ad aumentare, ad esempio, la brand awareness o raggiungere il più alto numero di persone all’interno del tuo pubblico.
  • Considerazione, che sono particolarmente indicati per l’engagement, dai like e condivisioni allo scaricare la tua app alla lead generation tramite iscrizione a newsletter.
  • Conversione, che possono riguardare più nello specifico l’aumento delle vendite, o la promozione di prodotti del tuo catalogo al momento giusto per le persone giuste.

Scegliere con cura l’obiettivo più calzante e coerente col resto della tua strategia

è un passo molto importante, perché Facebook farà in modo di agevolare e modellare il più possibile la tua campagna sulla tua scelta, spingendola in quella direzione. Per questo se, ad esempio, il nostro obiettivo reale fosse aumentare le conversioni verso la nostra Landing Page, ma impostassimo “Interazioni”, rischieremmo di ottenere risultati deludenti.

Quindi, in definitiva, meglio scegliere obiettivi e risultati realistici, da testare e aggiustare via via che la campagna va avanti. E già che ci siamo: tieni d’occhio la saturazione dell’annuncio e, se necessario, ferma la campagna e aggiornala di conseguenza. Puoi effettuare retargeting (un metodo su tutti: il Pixel di Facebook), segmentare meglio il tuo pubblico o trovarne uno affine. A proposito…

 

 Chi è il tuo pubblico?

Se un tempo i clienti erano recettori passivi, oggi le persone sono i veri attori. Per questo è importante capire bene a chi vogliamo rivolgerci: che interessi hanno, qual è la loro età, dove abitano, se navigano più da pc o da cellulare, sono tutte informazioni utili che permetteranno a Facebook di indirizzare i nostri Ads verso gli utenti per cui sono davvero pertinenti. E a noi di ottimizzare le spese. In questo senso, se possiedi già un database di contatti, può essere una risorsa molto utile: i Pubblici Personalizzati infatti hanno di solito un buon rendimento rispetto a quelli assembrati per una campagna di Facebook.  Uno dei rischi di questi ultimi è che siano troppo specifici o troppo generici e ampi per il tuo budget: in entrambi i casi i costi lievitano.

In questo senso può essere utile Audience Insights, uno strumento ad hoc per conoscere il tuo pubblico e, di conseguenza, calibrare meglio la tua strategia e i tuoi contenuti.

 

Come si presentano i tuoi Ads?

Ultimo ma non meno importante: il contenuto dei tuoi Ads. Si stima che gli utenti trascorrano una media di 2 ore e 16 minuti al giorno scorrendo i feed dei Social (Global Digital Report 2019) e questo li espone a carrellate di inserzioni, col rischio che il cervello le renda quasi invisibili.

Come possiamo allora emergere e attirare l’attenzione in modo positivo?

Non è certo facile, ma ti proponiamo alcune linee guida che puoi applicare da subito per migliorare le tue inserzioni.

  •  Assicurati che tutte le componenti del tuo Ad dialoghino bene tra loro e mandino un messaggio univoco: il copy, l’immagine e l’obiettivo se incongruenti possono creare confusione nel potenziale cliente, che resterà tale.
  • Valuta se il messaggio del tuo annuncio risponde ai bisogni/desideri del tuo pubblico, o risolve il problema/dubbio della tua audience.  
  • Dai spazio alla creatività per incuriosire ed emozionare. Puoi anche utilizzare media diversi: i video, ad esempio, stanno prendendo sempre più piede nel traffico mobile (ben l’82%). Ma puoi anche valutare quale sia la posizione migliore in cui gli utenti visualizzano il tuo annuncio.
  • Nel copy cerca di evitare tecnicismi e rivolgiti al pubblico col tono di voce più in linea con la tua attività.

 

In conclusione

Il mondo dell’advertising su Facebook ha davvero molte sfaccettature e spesso va interpretato e ricalibrato, perché porti risultati apprezzabili. Ma una grossa fetta della sua riuscita dipende anche da noi, dal valore del prodotto o servizio che proponiamo e dal modo in cui interagiamo col nostro pubblico. Insomma, non esiste solo successo o fallimento, ma apprendimento e creatività.