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Newsletter nel 2020: cosa funziona davvero
Elena Zini
Newsletter nel 2020: cosa funziona davvero
Elena Zini

Partiamo dal principio: cosa è una newsletter?

E soprattutto…perché dovresti prendere in considerazione questo mezzo di marketing nel 2020?

Ti propongo subito due esempi pratici:

  • Nel primo caso, il sito della tua impresa è ben posizionato su Google (ovvero compare tra le prime voci nella pagina dei risultati), ma l’algoritmo cambia e ti penalizza. Riesci ad aggiornare le cose per recuperare, ma nel frattempo perdi posizioni, visibilità e probabilmente vendite.
  • Nel secondo caso, pensiamo ai social: hai costruito la tua base di followers con mille fatiche ma compare una nuova piattaforma, su cui si trasferisce gran parte della tua audience, come accadde per Vines. E “guerre” di questo tipo ci sono tuttora.

Ma allora come ci si può tutelare dai cambi di umore epocali di algoritmi e masse? 

La newsletter è uno strumento molto utile in questo senso, perché è un contatto diretto con i tuoi clienti/followers. In caso di burrasca, puoi sempre usare questo canale per comunicare cambiamenti e ricostruire più velocemente. Non solo, è più immediata e personale rispetto, ad esempio, a un post sui social e, se costruita bene, non ha lo stigma dello spam.

Quindi, a che cosa può servirti la newsletter?

  • Incrementare il traffico verso il tuo sito web.
  • Vendere i tuoi prodotti.
  • Tenere i contatti con le persone interessate al tuo brand (o lettori, in caso di blog) e accompagnarli in un percorso di trasformazione da utenti a clienti.
  • Raccogliere ulteriori informazioni su interessi e comportamento della tua audience

Se ti interessa muoverti in direzione di uno di questi obiettivi, il prossimo passo è scoprire cosa funziona davvero nell’ambito newsletter nel 2020.

 

Newsletter nel 2020: i trend con cui le aziende stanno avendo successo

Ci sono davvero un’infinità di modi per strutturare le newsletter, ma alcuni funzionano meglio di altri. Quali? Ecco alcuni esempi che puoi applicare per creare e-mail coinvolgenti e che convertono.

AMP, ovvero “Accelerated Mobile Pages”

Questo tipo di e-mail sono caratterizzate da un alto grado di dinamismo e permettono una forte interazione da parte dell’utente. Sono come un piccolo sito all’interno di un messaggio e-mail.

Perciò, se vuoi far sì che i tuoi destinatari possano, ad esempio, prenotare un appuntamento o un servizio in modo istantaneo, le AMP sono un’ottima soluzione. Inoltre, possono permettere agli utenti di compilare un questionario, scegliere prodotti, scorrere una gallery e altro ancora.

 

newsletter AMP

 

 Minimalismo: contenuti sintetici e rilevanti che puntano alla qualità

Molte aziende, per comunicare coi propri clienti, hanno scelto uno stile (apparentemente) semplice, che contempla anche ampi spazi bianchi e illustrazioni che guidano l’occhio verso le aree più rilevanti, come le Call to Action.

Parlo di illustrazioni, perché non di foto? Semplice, molti brand come Harry’s o Trello, hanno scelto le illustrazioni per le loro newsletter nel 2020: infatti permettono di comunicare in maniera immediata ed efficace l’estetica del brand.

E se non hai a disposizione un illustratore ma vuoi comunque immagini curate e accattivanti?

No problem, esistono molti siti su cui puoi cercare immagini (vettoriali o meno), come Glaze e Ouch. E se proprio parliamo di immagini, non si può non coinvolgere le infografiche, un altro metodo molto usato per le newsletter, in quanto intuitive, capaci di coinvolgere l’utente attraverso un design originale e informativo al contempo.

In sostanza: usa testi concisi ma molto invitanti, immagini che comunichino bene un’idea o sorprendenti e fa’ in modo che sia chiaro per il lettore che cosa deve fare (attraverso una Call to Action, ad esempio).

Minimalisti newsletter

Coinvolgi i tuoi clienti attraverso gamification e contenuti interattivi

Gamification altro non è che utilizzare dei principi di gioco per spingere i tuoi lettori a soffermarsi sulla tua mail più a lungo, interagire e compiere azioni utili per te in cambio di un premio o riconoscimento. Insomma, entrambi ne uscite vincenti. Può trattarsi di quiz, sondaggi, veri e propri mini-giochi o semplicemente contenuti cliccabili. In cambio della partecipazione puoi offrire degli sconti o contenuti gratuiti.

Ma cosa cambia dal classico: “Grazie per esserti iscritto/a, ecco il PDF gratuito”? 

Il punto forte di questa tattica è creare da un lato maggiore interesse e dall’altro rendere più desiderabile il premio, percepito come più gratificante, qualcosa di esclusivo e personale. Ma puoi anche usare la “gamification” per spingere i lettori all’azione, qui trovi il caso della catena di ristoranti Zizzi.

Come per l’utilizzo di video e gif (anche questi sono elementi che catturano molto l’attenzione), ti consiglio di fare attenzione a come verrà visualizzata la mail dai tuoi utenti: infatti non è detto che sia supportata da tutti i servizi e-mail. Perciò è sempre utile assicurarti che il contenuto che invii (testo e Call to Action) sia comunque fruibile e sensato anche in caso di intoppi. Come ulteriore tutela puoi inserire il link per far visualizzare il contenuto direttamente nel browser.

 

gamification newsletter

 

Personalizzazione e Automazione

Non si può concludere questo articolo senza citare queste due colonne delle newsletter nel 2020 e non solo. Infatti entrambi i processi sono in atto da anni. Ma di cosa si tratta? Partiamo dalla personalizzazione.

 Significa usare nel testo il nome del cliente a cui è indirizzata, giusto?

Sì, anche. Ma se vuoi davvero passare al livello superiore, non puoi accontentarti di questo, no? Prova a pensare alla personalizzazione in termini di segmentazione in base a interessi/abitudini di acquisto, dati anagrafici e azioni. Il tuo obiettivo è far sì che, le e-mail non siano solo personali, ma personalizzate.

Come puoi ottenere questo risultato?

Crea contenuti rilevanti per ogni segmento di pubblico che hai individuato e fa’ in modo che i tuoi invii siano puntuali: reagire velocemente al comportamento degli utenti può essere determinante per non perdere clienti e ultimare acquisti.

In questo frangente, entra in gioco l’automazione, che non si limita più al semplice programmare pubblicazioni regolari, ma diventa una reazione rapida alle azioni dei tuoi iscritti. Alcuni esempi possono essere:

  • E-mail dopo che un utente ha visitato una certa pagina/prodotto.
  • In caso di abbandono del carrello.
  • Buoni regalo per occasioni personali; ad esempio, una nota azienda di articoli per l’infanzia, accompagnava passo passo le famiglie lungo il percorso della gravidanza fino al parto.

In conclusione

La newsletter anche nel 2020 rimane uno strumento di marketing valido, se non addirittura con numerosi spunti di innovazione. Diventa sempre più una comunicazione personalizzata e mirata a creare relazioni di valore con i clienti, anche attraverso una crescente interazione coi contenuti.

Per creare una newsletter efficace puoi trarre spunto da questi grandi temi, ma serve anche, a monte, un gran lavoro di preparazione, in particolare:

  • attraverso accorgimenti tecnici per raccogliere iscritti (form di iscrizione, gated content, exit intent);
  • risorse per creare la tua newsletter (Mailchimp, GetResponse, MailPoet, MailStyler…);
  • progettazione dei contenuti, dello storytelling e dell’ordine in cui presentarli, facendo in modo che siano davvero un valore e in linea col brand e i tuoi obiettivi;
  • segmentare il tuo pubblico;
  • testare le performance della tua newsletter per migliorare l’esperienza dell’utente e il raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Non è un percorso facile, ma può portare risultati molto interessanti, specialmente se in sinergia con i tuoi profili social e col tuo sito web o blog.

Se il tuo obiettivo è costruire una solida presenza online e vuoi avvalerti di un gruppo di professionisti del settore, non esitare a contattarci e iniziamo da subito a lavorare per portarti al tuo next step.